Berlino: Desalu, Trost e Pedroso in finale

08 Agosto 2018

Fausto agli Europei timbra il quinto tempo complessivo nei 200 con 20.35. L'altista non sbaglia (1,90), eliminata Vallortigara (1,86). Terzo crono per l'ostacolista: 55.13 nei 400hs. Galvan è il primo degli esclusi nei 400 con 45.17

di Luca Cassai e Nazareno Orlandi - interviste video di Alessio Giovannini

Nella terza serata di gare ai Campionati Europei di Berlino, tre atleti italiani conquistano la finale. Sui 200 metri riesce a centrare l’obiettivo Fausto Desalu con un convincente 20.35 (+0.3), quinto tempo complessivo a soli quattro centesimi dal personal best: per il 24enne sprinter è la prima volta tra i migliori otto del continente, dopo essere uscito in semifinale nelle due precedenti edizioni. Al femminile supera il turno con sicurezza nei 400 ostacoli la primatista nazionale Yadis Pedroso in 55.13, terzo crono delle pretendenti. Si qualifica anche Alessia Trost, bronzo mondiale indoor del salto in alto, con 1,90 al terzo tentativo mentre esce di scena Elena Vallortigara che non va oltre 1,86 e sbaglia tre volte a 1,90, misura che in questa stagione aveva superato ad ogni uscita, fino al picco del 2,02 di Londra il 22 luglio. Protagonista nel decathlon Simone Cairoli, decimo con il record personale (7949 punti) e quarto azzurro di sempre. Nella finale del lungo Kevin Ojiaku atterra a 7,78 (+0.4) e si piazza undicesimo. Eliminata sui 400 ostacoli con 55.69 la campionessa europea under 23 Ayomide Folorunso, prima delle escluse come Matteo Galvan che in 45.17 sui 400 metri arriva ad appena tre centesimi dalla finale e a cinque dal suo record italiano assoluto. Fuori anche Davide Re con 45.53. Non superano la semifinale dei 200 metri Andrew Howe (20.78/+0.3) e Davide Manenti (20.81/+0.3), out nell’alto Desirée Rossit con 1,81.

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DESALU: "SONO MATURATO" - Ci sarà uno sprinter italiano nella finale dei 200 metri ai Campionati Europei di Berlino. Missione compiuta per Fausto Desalu che stavolta fa il suo ingresso tra i primi otto del continente e in semifinale con 20.35 (+0.3) si migliora ancora rispetto al 20.39 ottenuto nella batteria del mattino. Il 24enne cremonese delle Fiamme Gialle, eliminato nel turno intermedio delle due ultime edizioni, anche questa sera corre un’ottima curva e si lancia bene sul rettilineo portandosi ad appena quattro centesimi dal record personale di 20.31. Per l’azzurro il secondo posto alle spalle dello spagnolo campione in carica Bruno Hortelano (20.29) ma davanti al britannico Adam Gemili (20.46). “Sono molto soddisfatto, perché non ho mollato quando ho visto che gli avversari stavano cercando di superarmi. La stanchezza si è fatta sentire negli ultimi 40 metri, ma credo di essere maturato e cresciuto molto mentalmente. Non me l’aspettavo, però dopo la batteria ho deciso di sognare un po’ di più. Ho dimostrato di poter tenere testa ai migliori, spero di poter correre domani un buon tempo e conta solo la testa. Me la gioco e sarà comunque un punto di partenza per le prossime due stagioni”. Eliminato invece Andrew Howe, qui presente in versione sprinter: il recordman italiano del lungo è sesto in 20.78 (+0.3) dall’ottava corsia. “Questi 200 metri me li sono quasi inventati - commenta il 33enne reatino dell’Aeronautica - avevo preparato il lungo per tutto l’anno, poi purtroppo qui mi sono indurito nella parte finale. E’ stato un bel ritorno in maglia azzurra, non vedo l’ora di indossarla di nuovo”. Una gara dalla corsia più esterna anche per Davide Manenti, out con il quinto posto nella sua semifinale in 20.81 (+0.3). “Non è andata per niente come volevo. Ci si aspetta sempre il meglio - ammette l’aviere torinese - ma non ci sono scuse. Ora cerchiamo di rifarci con la staffetta”.

VIDEO | LE PAROLE DI FAUSTO DESALU

VIDEO | ANDREW HOWE DOPO LA SEMIFINALE

VIDEO | INTERVISTA A DAVIDE MANENTI

TROST IN FINALE, VALLORTIGARA E ROSSIT FUORI - Alessia Trost è in finale. Il bronzo mondiale di Birmingham afferra il pass con l’1,90 al terzo tentativo dopo un cammino senza errori a 1,76, 1,81 e 1,86: "È una pedana particolare, spinge molto in orizzontale, bisogna correre con le ginocchia più alte e con le tensioni della gara non è facile, poi si è indurita con la pioggia". La 25enne friulana delle Fiamme Gialle, di stanza ad Ancona sotto la guida tecnica di Marco Tamberi, affronterà le migliori nella finale di venerdì sera, alla quale in undici approdano con 1,90 e in tre con 1,86. Si spegne la luce, invece, per Elena Vallortigara alla quale l'1,86 realizzato al secondo tentativo non è sufficiente per la qualificazione. La 26enne vicentina dei Carabinieri sbaglia tre volte a quota 1,90, misura che nella sua splendida annata aveva superato ad ogni uscita, fino al picco del 2,02 in Diamond League a Londra il 22 luglio. "È stata la peggior gara della mia stagione, sono estremamente delusa - ammette - qualcosa non è andato nella rincorsa, non riuscivo a collegare bene la mente con il corpo. Ero un po’ stanca, quattro giorni fa sono stata male di notte, ho vomitato. Solo da ieri mi sono sentita bene, per fare allenamento, ma evidentemente non per una qualificazione di un Europeo. Ero io la prima a crederci con tutta me stessa". Fuori anche la friulana delle Fiamme Oro Desirée Rossit: 1,81 e poi tre “x” a 1,86. "Dopo due anni torno in maglia azzurra, ma non sono ancora la Desirée dei Giochi di Rio. Si riparte da qui".

VIDEO | L'INTERVISTA AD ALESSIA TROST

VIDEO | LE PAROLE DI ELENA VALLORTIGARA

VIDEO | L'INTERVISTA A DESIRÉE ROSSIT

PEDROSO SÌ, FOLORUNSO NO - Un'azzurra parteciperà alla finale dei 400hs. È la primatista italiana Yadisleidy Pedroso, solida nella sua semifinale con 55.13, terzo tempo dell'intero lotto delle pretendenti, un crono che va a confermare la sua terza piazza stagionale nelle liste continentali. La salernitana di origine cubana, allenata da Massimo Matrone, tiene a bada l’ucraina Anna Ryzhykova che nella corsia interna segna il miglior crono delle semifinali (54.82). “Ho capito subito che si doveva correre un tempo sotto i 55.20 per entrare - evidenzia la 31enne dell'Aeronautica - Ho rimediato anche un colpo al ginocchio contro un ostacolo ma va tutto bene”. Non ce la fa Ayomide Folorunso: la primatista nazionale under 23 è la prima delle escluse con 55.69 e il terzo posto nella semifinale vinta dalla svizzera Lea Sprunger (55.04): “Ho sbagliato gara - confida la 21enne delle Fiamme Oro, campionessa europea under 23 nel 2017 - Mi sembra surreale essere fuori dalla finale, non era assolutamente nei miei piani, stavo bene ed ero tranquilla mentalmente. Ho commesso errori tecnici che da un po’ non facevo, e in questo momento era da evitare. Sono delusa da me stessa. È veramente deludente non riuscire a dimostrare il lavoro fatto. Proviamo a rifarci con la 4x400”. 

VIDEO | LE PAROLE DI YADISLEIDY PEDROSO DOPO LA SEMIFINALE 

VIDEO | INTERVISTA AD AYOMIDE FOLORUNSO

400: GALVAN A 3 CENTESIMI DALLA FINALE - Arriva vicinissimo alla qualificazione Matteo Galvan, che è il primo degli esclusi dalla finale dei 400 metri. Il 29enne vicentino delle Fiamme Gialle non solo mette a segno la sua migliore gara dell’anno con 45.17 ma riesce anche a sfiorare il record italiano che gli appartiene dal 2016 quando ha corso due volte in 45.12, una di queste nella precedente edizione degli Europei: in mezzo una serie di problemi fisici e un intervento al piede sinistro. Oggi sono invece soltanto tre i centesimi che mancano per andare avanti con i tempi di recupero: quarto posto dietro il sorprendente portoghese Ricardo dos Santos (45.14), sbarcato a Berlino con un personale di 45.74 ma già sceso in batteria a 45.55. Ha poco da rimproverarsi l’azzurro, che piace per la distribuzione sul giro di pista con un gran rettilineo finale e per aver recuperato bene il turno di ieri (45.48). “Il mio obiettivo era fare lo stagionale e migliorarlo ancora. Lo prendo con soddisfazione e adesso provo a rimanere concentrato per la staffetta. Era solo il quarto 400 di quest’anno, vengo dall’operazione dell’anno scorso al tendine d’Achille. Va bene così”. Imprendibile con 44.76 il britannico Matthew Hudson-Smith, leader europeo dell’anno, poi 44.87 del belga Jonathan Borlée. Si ferma anche la corsa di Davide Re, quarto nella sua semifinale in 45.53, stavolta con una chiusura meno impetuosa rispetto al 45.26 vincente dei Giochi del Mediterraneo. Per il 25enne ligure delle Fiamme Gialle, che come Galvan si allena a Rieti con Maria Chiara Milardi, è il quinto tempo della carriera. “È andata male. Le aspettative erano altre, mi dispiace averle deluse, ho corso quasi tre decimi sopra il personale”.

VIDEO | INTERVISTA A MATTEO GALVAN E DAVIDE RE

LUNGO: OJIAKU UNDICESIMO - Nella finale del lungo Kevin Ojiaku non riesce a ripetersi sul livello della qualificazione. Il 29enne piemontese apre con due salti piuttosto corti: 7,55 (-0.1) e 7,48 (+0.4). Poi si migliora al terzo con 7,78 (+0.4), una misura però insufficiente per proseguire con i successivi tre tentativi che spettano soltanto ai migliori otto. L’azzurro chiude undicesimo, dopo il 7,90 dell’altro ieri nel turno eliminatorio che oggi avrebbe significato il settimo posto. Medaglia d’oro al ventenne greco Miltiadis Tentoglou, in testa al penultimo turno con 8,25 (-0.3) per scavalcare il tedesco Fabian Heinle (8,13/-0.2) e l’ucraino Serhii Nykyforov (8,13/+0.1). “Non sono riuscito fare quello che volevo. Ma non valgo queste misure - dichiara il saltatore delle Fiamme Gialle - mi sento meglio di quando ho fatto il personale”.

VIDEO | INTERVISTA A KEVIN OJIAKU

POLONIA PIGLIATUTTO - Terza finale dei lanci e terzo successo per la Polonia. Dopo le doppiette maschili nel peso (Haratyk-Bukowiecki) e nel martello (Nowicki-Fajdek), suona l’inno polacco anche nel peso al femminile grazie al colpaccio di Paulina Guba (19,33), all’ultimo respiro, quando la tedesca Christina Schwanitz sembrava poter coccolare la terza medaglia d’oro consecutiva agli Europei per effetto del 19,19 del primo lancio (bronzo alla bielorussa Aliona Dubitskaya con 18,81). E invece il finale a sorpresa regala alla Polonia una notte in testa al medagliere, in solitaria. In extremis si risolve anche la battaglia nel disco tra i protagonisti annunciati Andrius Gudzius e Daniel Stahl. Il lituano campione del mondo comanda fino al terzo turno, poi lo svedese argento mondiale di Londra lo scalza dalla vetta alla quarta ripresa (68,23), ma Gudzius ha i nervi saldi per metterlo alle corde all’ultimo lancio (68,46) con l’austriaco Lukas Weisshaidinger sul terzo gradino del podio con 65,14. La prima volta di Israele nei 10.000 è merito di Lonah Chemtai Salpeter (31:43.29), 29enne, keniana d’origine. Olanda per l’argento di Susan Krumins in 31:52.55 ed è di bronzo la svedese oro quattro anni fa nei 5000, Meraf Bahta (32:19.34) allo sprint per il terzo posto con l’ucraina Olena Serdyuk che però era tra le doppiate.

DOMANI - Domani, giovedì 9 agosto, sette azzurri in gara nei turni eliminatori della sessione mattutina agli Europei di Berlino: le discobole Daisy Osakue (ore 9.30) e Valentina Aniballi (11.00), la lunghista Laura Strati (10.30), quindi Paolo Dal Molin, Hassane Fofana e Lorenzo Perini sui 110hs (ore 10.55) e l’ottocentista Simone Barontini (11.30). In serata la finale dei 3000 siepi (ore 21.20) con Yohanes Chiappinelli e Ahmed Abdelwahed, insieme a quella di Fausto Desalu (ore 21.05) sui 200, precedute dalla qualificazione dell’alto maschile (19.30) con Gianmarco Tamberi e Marco Fassinotti, invece Luminosa Bogliolo sarà al via nella semifinale dei 100hs (19.25) con Libania Grenot e Maria Benedicta Chigbolu in quelle dei 400 metri (19.50).

DIRETTA TV E STREAMING - Tutte le emozioni degli Europei di Berlino sono trasmesse sui canali Rai (Rai2, RaiSport, RaiSport+HD e la piattaforma RaiPlay), sui canali Eurosport (Eurosport 1, Eurosport 2 ed Eurosport Player) e in streaming sul portale Eurovision al seguente link: www.eurovisionsports.tv/EuropeanChamps18/athletics

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