Maestri argento mondiale, l'Italia è bronzo

15 Novembre 2019

Nella gara senior della rassegna iridata in montagna, secondo posto dell’azzurro e terza la squadra maschile a Villa La Angostura, in Argentina

di Luca Cassai

Cinque medaglie azzurre ai Mondiali di corsa in montagna sulle distanze classiche di Villa La Angostura, in Argentina, e due di queste arrivano dalle prove senior. Al maschile Cesare Maestri conduce una gara da protagonista che vale l’argento. Sempre nelle posizioni di testa, viene battuto di appena otto secondi dallo statunitense Joe Gray, mentre la formazione italiana è di bronzo. L’ingegnere trentino dell’Atletica Valli Bergamasche Leffe, 26 anni compiuti tre giorni fa, si regala il suo primo podio iridato individuale, bissando lo stesso piazzamento della scorsa stagione agli Europei. Sul traguardo l’americano replica il titolo vinto nel 2016 con il tempo di 1h05:13 al termine dei 14,7 chilometri, dopo 754 metri di dislivello, in una sfida nel format “up and down” resa ancora più impegnativa dalla pioggia. Poi c’è il campione tricolore in carica, cresciuto sotto la guida tecnica di Giordano Zanetti, che finisce in 1h05:21 davanti a due atleti della Repubblica Ceca, oro a squadre per aver totalizzato 17 punti: terzo Marek Chrascina (1h05:57), quarto Jan Janu (1h06:00). La giornata si era aperta con il trionfo nella gara under 20 femminile, vinta da Angela Mattevi e dal team italiano, oltre al bronzo degli azzurrini. 

“UNA GARA DA SOGNO” - “È un sogno che si realizza - le parole di Maestri - e sono davvero contento, anche se per l’oro è mancato veramente poco. Un’emozione bellissima. Non era facile correre sotto il diluvio, tra fango, vento e freddo, ma ci ho creduto fino alla fine. Lo statunitense Gray è andato via sulla parte più dura della salita, quindi ho notato che nei tratti più scorrevoli riuscivo a rientrare, però tra le curve della discesa non lo vedevo bene. Era una sfida anche con il terreno scivoloso, con il freddo che si faceva sentire sulle braccia, e poi c’era da attraversare due volte un torrente. Ma è il bello della corsa in montagna, ci sono tante variabili e vanno sapute interpretare. Nell’ultima parte ho recuperato, finché a un chilometro dall’arrivo sono caduto, ma può succedere e va bene cos씓Quella di oggi è la gara che si sogna per tutto l’anno e che dà un senso a tutto l’impegno dei mesi precedenti - prosegue - per ripagare la grande passione delle tante persone che ci sono dietro il movimento. Nella vita di tutti i giorni lavoro in un’azienda che si occupa di energie rinnovabili, ma anche grazie a loro trovo sempre il tempo per allenarmi. Dopo l’infortunio in primavera, è stata una stagione in crescendo con il quinto posto agli Europei seguito da altri buoni risultati.

Stavolta ero tra i favoriti, al mio secondo Mondiale, ma nessuno mi ha fatto sentire la pressione, e con i miei compagni in azzurro siamo ancora sul podio a squadre”.

ITALIA ANCORA SUL PODIO - Tra i primi dieci anche il valdostano Xavier Chevrier, bronzo europeo quest’anno, che chiude al nono posto in 1h07:21. Per il team conquista punti utili anche Alex Baldaccini, 24esimo in 1h09:39, invece è trentesimo l’altro bergamasco Nadir Cavagna (1h12:05). Un azzurro torna a vincere una medaglia individuale tra i senior, quattro anni dopo l’argento di Bernard Dematteis nel 2015, in un’edizione che però non ha visto al via l’Uganda, dominatrice negli ultimi sei anni. Nella classifica a squadre l’Italia scende un gradino rispetto al secondo posto delle tre occasioni più recenti, a quota 35 e per un solo punto alle spalle degli Stati Uniti che ne sommano 34, ma si conferma sul podio.

QUARTE LE AZZURRE - Doppio oro statunitense nelle gare senior. Anche tra le donne vince un’americana, la 24enne Grayson Murphy (1h15:20) che mette in fila la francese Elise Poncet (1h15:41) e la britannica Philippa Williams (1h16:45), quando spunta fuori il sole. Quarta la ceca Adela Stranska (1h17:53), quinta la 23enne novità peruviana Thalía Valdivia (1h18:10). La migliore delle italiane è di nuovo Elisa Sortini. Una prova di maturità per la lombarda, ottava in 1h18:57 dopo il dodicesimo posto dell’anno scorso e il quinto degli Europei. Poi quasi appaiate la veneta Gaia Colli, matricola ventenne che è quattordicesima con 1h21:27, e l’ex iridata valtellinese Alice Gaggi quindicesima in rimonta (1h21:37) mettendo in campo tutta la sua esperienza, al rientro in azzurro dopo la maternità, seguite dalla piemontese Alessia Scaini, a sua volta classe ’99, trentesima (1h25:38) per la quarta posizione con 37 punti di una squadra ringiovanita. Sul podio Francia (15), Repubblica Ceca (25) e Gran Bretagna (31). Il Mondiale non finisce qui: domani in palio i titoli sulle lunghe distanze (41,5 km) con otto azzurri in gara, cinque uomini e tre donne.

Campionati Mondiali di corsa in montagna distanze classiche 2019, Villa La Angostura (Argentina)
2 ori: Angela Mattevi (individuale under 20); Angela Mattevi, Giovanna Selva, Anna Arnaudo, Elisa Pastorelli (squadra under 20 femminile)
1 argento: Cesare Maestri (individuale senior)
2 bronzi: Cesare Maestri, Xavier Chevrier, Alex Baldaccini, Nadir Cavagna (squadra senior maschile); Marco Zoldan, Luca Merli, Massimiliano Berti, Giacomo Bruno (squadra under 20 maschile)

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File allegati:
- RISULTATI/Results

Gli azzurri Cesare Maestri, Nadir Cavagna, Alex Baldaccini e Xavier Chevrier (foto Gulberti)


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