Tampere: Vandi settima al mondo nei 400

12 Luglio 2018

Mondiali U20: la marchigiana chiude in 53.40 e centra il miglior piazzamento di sempre di un'azzurrina nel giro di pista

Per Elisabetta Vandi dopo il record italiano nei 400 metri, arriva il settimo posto in finale ai Campionati del Mondo under 20 di Tampere. Un altro bel traguardo per la 18enne pesarese che porta a termine il suo giro di pista in 53.40, non lontana dal 53.24 da primato ottenuto ieri in semifinale. È il miglior piazzamento di sempre per un'italiana nelle 17 edizioni della rassegna giovanile. L’unico precedente di un'azzurrina tra le migliori otto era quello di Rossana Morabito, ottava nel 1988. In Finlandia, la giovane velocista dell’Atletica Avis Macerata non si accontenta e al terzo impegno in tre giorni corre ancora al massimo. Da notare che "Sissi" si era presentata alla rassegna iridata con un personale di 53.53, poi subito ritoccato con 53.51 in batteria. In pratica tra primo round e finale ha sempre realizzato un crono migliore rispetto all'accredito di partenza. Tutto questo al debutto nella categoria: infatti è nata il 30 marzo 2000. A Pesaro, intanto, possono far festa mamma-coach Valeria Fontan (ex quattrocentista), papà Luca e la sorella maggiore Eleonora, entrambi mezzofondisti.

“Sono contentissima per il piazzamento finale - esclama Elisabetta - un po’ meno per il tempo. Qui contava tagliare il traguardo il più avanti possibile. Nelle prime due gare in curva ero riuscita a correre bene, oggi invece mi sentivo più stanca. Ho cercato di tenermi per gli ultimi 100 metri, però non è bastato. Ma al terzo turno e dopo aver fatto il mio record nei primi due, era davvero difficile migliorarsi ancora”.

In cima al podio di Tampere sale l'indiana Hima Das (51.46), altro inedito di questa edizione: al femminile è il primo oro mondiale della storia per la sua nazione, a qualsiasi livello. Argento alla romena Andrea Miklos (52.07) e bronzo alla statunitense Taylor Manson (52.28). Il Mondiale della Vandi probabilmente non è finito, perché potrebbe tornare in pista per la staffetta 4x400 metri: turno eliminatorio sabato 14 luglio alle ore 10.50 con l’eventuale finale domenica alle 13.58.

VIDEO | ELISABETTA VANDI DOPO IL SETTIMO POSTO NEI 400

ZUECCO E PATTA - Prima dell'inizio della sessione pomeridiana il cielo diventa scuro e su Tampere si scatena un acquazzone. Quando partono le gare, la pista è bagnata, ma è già smesso di piovere. Poca fortuna per i due sprinter azzurri impegnati nelle semifinali. La vicentina Margherita Zuecco non fa meglio di 11.88 (-0.2), quinta nei 100 metri vinti da giamaicana Briana Williams in 11.25. E se il fulmine del turno intermedio è la favorita statunitense Twanisha Terry (11.03/+0.4 e record dei Campionati), dal riepilogo emerge che l'ultimo tempo utile per la finale (stasera alle 20.15) è l'11.57 della brasiliana Lorraine Martins. Siamo in un contesto diverso, ma un mese fa ai Campionati Italiani di Agropoli, la velocista veneta aveva vinto il titolo junior in 11.56. Lorenzo Patta tornava sui blocchi di partenza freschissimo del personale di 21.09 corso stamattina. L'intento dichiarato era quello di tentare di avvicinare e magari abbattere il muro dei 21 secondi. Obiettivo rimandato per il giovane velocista sardo che in semifinale coglie il terzo posto in 21.18 (+0.4), un crono che ne fa il secondo degli esclusi dalla promozione. I finalisti, però, sono tutti sub-21: dal britannico Charles Dobson (20.53) al tedesco Milo Skupin-Alfa (20.96).

MANANGOI JUNIOR - Sette titoli assegnati nel pomeriggio. Finale con tanti big nei 1500, ma sul traguardo il campione mondiale si chiama ancora una volta Manangoi. Proprio come l’anno scorso a Londra, nella rassegna dei “grandi”: però oggi il vincitore è George, il fratellino di Elijah, già arrivato alla seconda corona iridata (3:41.71) dopo quella da allievo nel 2017 a Nairobi. In uno dei “clash” più attesi della giornata, la sentenza piomba con la sua formidabile volata in rimonta dopo che il norvegese Jakob Ingebrigtsen (argento in 3:41.89 su traiettorie troppo esterne) e il connazionale Justus Soget (3:42.14) avevano riassorbito l’etiope Samuel Tefera, oro mondiale indoor quest’inverno, addirittura fuori dal podio (quinto in 3:43.91) e superato anche dal gallese Jake Heyward (3:43.76), campione europeo a Grosseto nel 2017. Un’etiope non aveva mai vinto negli 800 metri. Almeno fino a oggi, con la gara da front runner che consegna l’oro a Diribe Welteji per il primo sub-2:00 nella storia della manifestazione in 1:59.74. La coraggiosa australiana Carley Thomas si getta all’inseguimento premiata con l’argento (2:01.13) davanti alla svizzera Delia Sclabas, qui impegnata su distanze più brevi rispetto al passato ma comunque sul podio in 2:01.29.

BRIANA WILLIAMS, 16 ANNI E ORO NEI 100 - La donna più veloce nei 100 metri è anche la più giovane dell’intero line up in finale: la 16enne giamaicana Briana Williams che trova un’ottima partenza e in 11.16 (vento nullo) respinge il rientro della statunitense Twanisha Terry, 11.03 nella semifinale di tre ore prima e “solo” 11.19 per l’argento. Quest’anno la compatta “jam” è già diventata la migliore di sempre al limite dei 15 anni con 11.13. Nel match europeo per il bronzo prevale la solida britannica Kristal Awuah in 11.37. Al primato mondiale dei 110 ostacoli il giamaicano Damion Thomas, quest’anno arrivato a pareggiare il 12.99 record del francese Wilhem Belocian, aggiunge il titolo iridato. Nella prima metà gara procede quasi in sincronia con il connazionale Orlando Bennett, che tocca la quinta barriera e aggancia anche la successiva: finisce 13.16 (+0.3) a 13.33, con il bronzo al sorprendente giapponese Shunsuke Izumiya (13.38), andato sui blocchi con il peggior accredito dei partenti.

ASTA E DISCO - Sorpresa nell’asta: la favorita svedese Lisa Gunnarsson (4,60 in stagione) fallisce l’assalto a 4,40 dopo aver già mostrato qualche incertezza alle quote precedenti e si deve accontentare dell’argento con 4,35. Fa tutto alla prima, tranne un errore in apertura, la ceca Amalie Svabikova fino alla misura vincente di 4,40. Poi chiede 4,51 e va a segno con il terzo e ultimo tentativo. Bronzo alla francese Alice Moindrot con 4,35. Non manca l’appuntamento con il successo Alexandra Emilianov, terza nell’ultima edizione, ma d’oro per il quarto anno di fila tra Mondiali ed Europei U18 e U20. Oggi conquista il titolo con 57,89. Alle spalle della tatuata discobola moldava c’è la finlandese Helena Leveelahti (56,80), per la gioia del pubblico di casa, e terza la cubana Silinda Morales (55,37). Spicca anche la presenza della statunitense Alyssa Wilson, tre volte finalista a Tampere: decima nel disco (46,77) e ieri in azione nel peso, domani completerà il tris con il martello.

DAY 4 - Nella mattinata di venerdì 13 luglio, batterie per l'ostacolista Desola Oki (100hs), gli ottocentisti Simone Barontini e Andrea Romani, le mezzofondiste Elisa Palmero e Gaia Sabbatini nei 1500 e le velociste Aurora Berton e Moillet Kouakou nei 200. Nel pomeriggio scenderanno in pista per il primo round le due staffette 4x100, qualificazione per il triplista Simone Biasutti e semifinale per Alessandro Sibilio nei 400hs, oltre alla finale di Edoardo Scotti nei 400 metri (ore 19.35). 

 
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