Tortu agli Assoluti di Ancona: ''Vi aspetto in tanti''

18 Febbraio 2020

Parla il primatista italiano dei 100 metri, domenica nei 60 ad Ancona: “Al Palaindoor sento il pubblico vicinissimo. Dopo Doha sono cresciuto di testa e fisicamente, mai stato così bene!”

“Non sono mai stato così bene in questo periodo dell’anno”. Parola di Filippo Tortu (Fiamme Gialle) a pochi giorni dall’unica uscita della stagione invernale, domenica 23 febbraio ad Ancona per gli Assoluti indoor nei 60 metri. Ospite nella puntata di oggi del talk settimanale di approfondimento su Atletica TV, il primatista italiano dei 100 metri ha parlato della prova che lo attende domenica, ma anche della stagione olimpica di Tokyo.

Quanta voglia hai di correre?
“Tanta, tantissima. Non avevamo in programma di gareggiare indoor, ma voglio tornare a sentire lo sparo dello starter e quindi abbiamo deciso di partecipare ai Campionati Italiani perché è la gara più importante della stagione invernale. Non li facevo da tanto, per motivi tecnici o per infortunio, e quindi sono felice di esserci”. 

Cosa ti aspetti dal debutto di Ancona?
“Per come vivo io lo sport, conta soltanto vincere. Ad Ancona mi trovo benissimo, già l’anno scorso in occasione del mio 6.58 la tribuna era pienissima ed è stato emozionante: ho sentito il pubblico vicinissimo. Credo di poter fare meglio del risultato dello scorso anno anche se l’esordio è sempre un terno al lotto, sia nei 60 sia nei 100. La cosa più importante saranno le sensazioni, più che il tempo. Per questo invito tutti ad Ancona: con me, Gimbo Tamberi, Fabbri e tanti altri ragazzi sarà un grande campionato italiano”.

A che punto sei?
“Mai stato così bene in questo momento dell’anno. Dopo i Mondiali mi sento cresciuto di testa e anche fisicamente. Dal 5 gennaio siamo andati a Tenerife e ci siamo allenati veramente alla grande per 20 giorni, molto utili. Poi ho fatto una settimana a Sanremo durante il Festival: mi sono allenato con ottime temperature, a maniche corte, ma mi sono anche divertito a intervistare i cantanti in gara e gli ospiti. Dopo Ancona avrò una settimana di pausa e poi inizierò la preparazione per Tokyo e per tutta la stagione outdoor”.

Cosa cambia nel 2020 rispetto al 2019?
“Cambia in meglio: l’appuntamento più importante è ad agosto e non a ottobre. Il difficile invece è che avremo in appena 20 giorni Olimpiadi ed Europei. I Giochi hanno la precedenza su tutto: sono il sogno che conservo da bambino. Ma anche gli Europei di Parigi li considero un’ottima occasione: nei 100 ci giocheremo la medaglia in 6-7 e nella staffetta possiamo dire ancor più la nostra”.

Hai già programmi per la stagione all’aperto?
“Per ora l’unica tappa sicura è il Golden Gala a Napoli il 28 maggio, una pista molto veloce. Non abbiamo ancora ragionato sull’esordio e sul post Golden Gala, stiamo valutando tutto. Di certo dovremo arrivare in forma al 1° agosto per le batterie di Tokyo. I 100 metri restano la priorità ma non escludo di poter correre qualche volta sui 200 in stagione, invece dal prossimo anno li farò più spesso e potrebbero diventare la gara in cui mi esprimo meglio”.

Tokyo, Parigi, un altro record italiano: quali obiettivi per la stagione?
“Il 9.99 è un po’ datato ormai: Madrid è una gara a cui sono affezionato ma l’obiettivo è migliorare il record italiano al più presto, anche se non credo che per arrivare in finale a Tokyo serva scendere sotto i dieci secondi. O almeno a Doha così non è stato. Però non si può mai sapere: anche con il tempo degli Europei di Berlino avrei preso la medaglia in tutte le edizioni passate e invece in quella edizione no. Riuscire a non sbagliare niente nel momento che conta: è tra le cose più difficili di questo sport”.



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