Strati allunga: 6,72 ad Avila!

15 Luglio 2017

Nel meeting spagnolo, la saltatrice azzurra dell’Atletica Vicentina si inserisce al terzo posto nelle liste italiane di sempre, a soli tre centimetri dallo standard iridato

di Luca Cassai

Sempre più lontano Laura Strati. Oggi la saltatrice in lungo azzurra è atterrata a 6,72 (vento +1.7) conquistando la vittoria nel meeting di Avila, in Spagna, per diventare la terza italiana di sempre nella specialità. La 26enne dell’Atletica Vicentina sfiora lo standard di iscrizione per i prossimi Mondiali di Londra (4-13 agosto) fissato a 6,75 e migliora nuovamente il record personale, dopo essere già cresciuta nel 2017 con 6,63 (+0.8) il 10 giugno a Stettino, in Polonia. Era da quasi 16 anni che un’azzurra non realizzava una simile misura: occorre risalire al 2001 per trovare un risultato superiore (6,92 a Salonicco il 22 agosto di quell’anno), ottenuto da Fiona May che è la primatista italiana con 7,11 datato 1998, davanti a Valentina Uccheddu (6,80 nel 1994) e Antonella Capriotti (6,72 al coperto due volte, ’88 e ’93).

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Nella gara di oggi la veneta, che da qualche mese vive a Madrid dove lavora come traduttrice, ha aperto con 6,44 (0.0), quindi due nulli e il gran balzo al quarto tentativo, mentre ha rinunciato alle ultime due prove per un leggero affaticamento all’adduttore della gamba di stacco. Seconda la slovacca Jana Veldakova (6,46/+0.8), terza la cilena Macarena Reyes (6,35/+3.2) nel capoluogo di provincia più alto della Spagna (1130 metri). Con il precedente personale di 6,63, la Strati aveva incrementato il 6,59 saltato outdoor nel 2016 a Lubiana (Slovenia) e poi nello scorso febbraio in sala ad Ancona, ribadito anche ai recenti Assoluti di Trieste in cui ha confermato il suo titolo italiano. In questa stagione è arrivata a un passo dalla finale agli Europei indoor di Belgrado, con il nono posto in qualificazione.

VIDEO | LAURA STRATI 6,72 NEL LUNGO AD AVILA

“Finalmente sono riuscita a piazzare un salto così lungo! - esclama l’azzurra - Ho trovato il vento giusto e le condizioni favorevoli, mi serviva solo questo perché sapevo di star bene. Sono davvero felice, mancano appena tre centimetri ma spero che il risultato mi aiuti a trovare spazio nei target numbers per i Mondiali. Questo pomeriggio sono scesa in pedana per concentrarmi solo sui dettagli tecnici, senza pensare alla misura, e ho capito che più si cerca la prestazione e più si rischia di essere poco fluidi e di non ottenerla. Agli Assoluti ho saltato 6,59 praticamente fuori dall’asse di battuta, ma quest’anno avevo già avuto buoni riscontri in quasi tutte le gare, come in quella di inizio giugno a Salamanca con 6,70 ventoso e 6,58 regolare”.

Allenata da Daniele Chiurato, è cresciuta a Cassola (Vicenza) ma si è trasferita nella capitale spagnola, dove in precedenza ha anche svolto un tirocinio e scritto la tesi di laurea in relazioni internazionali. “Ho un impiego part-time - spiega - e mi consente di allenarmi al mattino, nel Centro de Alto Rendimiento di Madrid, sotto la supervisione tecnica di Juan Carlos Alvarez. Il lavoro è anche un modo per pensare ad altro e staccare la spina, perché comunque cerco di vivere l’atletica in modo professionale”.

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