Diaz, Desalu, Tortu: 'Adesso tocca a noi'

15 Settembre 2025

Il triplista e gli sprinter a Casa Atletica Italiana. Andy: "La vittoria in Diamond mi ha dato speranza". Fausto: "Costante nel 2025". Filippo: "Fastidio muscolare, sto facendo il possibile per correre"

Tre azzurri si raccontano in conferenza stampa a Casa Atletica Italiana, in attesa di entrare in gara mercoledì ai Mondiali di Tokyo: il triplista Andy Diaz, bronzo olimpico nella scorsa stagione ma anche campione mondiale ed europeo indoor quest’anno, che sarà in pedana nella qualificazione del triplo, e i velocisti Fausto Desalu e Filippo Tortu, oro in staffetta ai Giochi del 2021 a Tokyo, entrambi al via nel primo turno dei 200 metri.

“Ho svolto una buona preparazione - le parle di Andy Diaz -e l’inverno è andato molto bene con due medaglie d’oro, anche se poi ho avuto qualche problema fisico con cui devo fare i conti già dall’anno scorso e ho continuato a lavorarci. Nell’avvicinamento ai Mondiali, la vittoria nella finale di Diamond League a Zurigo mi ha dato la speranza di poter ambire a qualcosa di importante: siamo qui, non resta che gareggiare e vedere cosa succede. Proprio qui a Tokyo, quattro anni fa, ho preso la mia decisione di andare in Italia: è uno stadio che mi piace tanto, ma preferisco non fare proclami e aspetto il mio giorno per scendere in pedana. Il riconoscimento di ambasciatore dello sport italiano nel mondo mi dà tanto orgoglio, ancora più forza per rappresentare l’Italia”. In gara mercoledì alle 12.05 italiane anche l’altro azzurro Andrea Dallavalle, bronzo europeo indoor in questa stagione.

Sempre mercoledì, ma alle 13.15, sarà invece l’ora delle batterie dei 200 per gli sprinter. “Qualche giorno fa sono riaffiorate le emozioni sulla pista dove abbiamo vinto l’oro olimpico, nell’allenamento alla vigilia dell’inizio dei campionati”, racconta Fausto Desalu. “Arrivo qui contento per come è andata la stagione, sono stato molto costante: è quello che serve per arrivare bene all’appuntamento principale e cercare di giocarsela alla pari con il resto del mondo. Ho parlato con Marcell Jacobs un paio di giorni prima della gara, non mi sembrava che avesse l’idea di smettere, però ognuno ha il proprio percorso e sicuramente è in grado di prendere la scelta migliore per lui, ma in ottica staffetta spero che la decisione sia positiva. Con la 4x100 che ci aspetta sabato possiamo far bene, come dice il 38.16 alle World Relays di maggio in Cina quando non eravamo al top della forma. Nel 2021 abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso e sarebbe bello chiudere il cerchio”.

“Per me quest’anno è stato più complicato - dichiara Filippo Tortu - e nell’ultimo allenamento al camp di Tokorozawa, prima di arrivare a Tokyo, ho avuto un fastidio muscolare ma grazie allo staff medico federale sto cercando di rimettermi in sesto. Non ho mai cercato alibi, se non sarò in condizione potrei non correre i 200, ma ieri ho ripreso in attesa di svolgere oggi l’ultimo test. È una situazione a cui non sono abituato, per mia fortuna non avevo mai avuto problemi anche a ridosso della grande manifestazione, sto facendo tutto il possibile. Marcell Jacobs? Spero per tutti noi che ci sia e che continui anche nei prossimi anni, ma la sua decisione in ogni caso andrà rispettata”.


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