Mondo: Valencia iperveloce, Almgren record europeo

27 Ottobre 2025

Yomif Kejelcha e Agnes Ngetich vincono ancora la mezza maratona di Valencia. Lo svedese Almgren al record europeo. Tutte le corse dell'agenda estera.
di Marco Buccellato

La mezza maratona di Valencia si è confermata il "big event" cronometrico sulla distanza. Come un anno fa, si sono imposti l'etiope Yomif Kejelcha (58:02, 14esima prestazione assoluta), che l'anno scorso vinse con il record mondiale di 57:30, successivamente obliterato dall'ugandese Jacob Kiplimo in febbraio a Barcellona con un fantascientifico 56:42, e la keniana Agnes Jebet Ngetich, che in 1:03:38 ha sfiorato il proprio record nazionale stabilito nella scorsa edizione (1h03:04), firmando la terza prestazione femminile assoluta. Per entrambi, si trattava della prima competizione dopo i Campionati Mondiali di Tokyo, dove Kejelcha ha perso nei 10.000 dal francese Jimmy Gressier e la Ngetich è stata quarta sulla stessa distanza per poi chiudere 15esima nei 5000 metri. Kejelcha ha preceduto il burundese Rodrigue Kwizéra (primato nazionale in 58:39) e il keniano Brian Kibor (anche lui 58:39), capace di togliere oltre un minuto e mezzo al recente personale stabilito in Portogallo a metà settembre. 

ALMGREN RECORD EUROPEO. Quarto lo svedese Andreas Almgren, che in 58:41 coglie il primato d'Europa, primo a scendere sotto i 59' per migliorare il 59:13 dello svizzero-francese Julien Wanders, a accoppia il primato continentale di mezza maratona a quelli sui 5000 metri (12:44.27 nella Diamond League di Stoccolma) e sui 10km su strada (26:53 proprio a Valencia a inizio anno). Record nazionale anche per il sudafricano Adriaan Wildschutt (quinto in 59:13). Per la Ngetich, il lungo inseguimento al primato mondiale di Letesembet Gidey (h02:52, Valencia 2021) è svanito dopo il 14esimo chilometro dopo un primo intermedio di 29:18 (identico allo scorso anno) al decimo chilometro e 44:36 al quindicesimo (lo scorso anno transitò in 44:15, il crono intermedio più rapido della storia). Successo della keniana con un gran margine, per la seconda volta di seguito sull'etiope Fotyen Tesfay (1h05:11) e sulla connazionale Veronica Loleo (1h05:46). Primati nazionali per la slovena Klara Lukan (1h08:04) e per la francese Alessia Zarbo (1h08:20). 

FRANCOFORTE. In Germania vincono due atleti etiopi: Buze Diriba torna a vincere una maratona a due anni dal successo a Toronto, firmando il personale di 2h19:24, primo sub-2h20 in carriera per migliorare il 2h20:22 del quarto posto di un anno fa a Chicago. Crono di valore anche per il terzetto keniano a seguire al traguardo, Magdalyne Masai (2h20:23), Sharon Chelimo (2h20:29) e Catherine Cherotich (2h21:40). Ottava in 2h24:05 con oltre due minuti di progresso la britannica Abbie Donnelly. Primato personale anche per il vincitore della corsa maschile, Belay Asfaw (2h06:16, aveva 2h07:00), in un finish incertissimo per prevalere sui connazionali Taresa Tolosa (2h07:01 all'esordio sulla distanza) e Shura Kitata (2h07:02), atleta che vinse a Londra nel'edizione 2020 e prima ancora vinse proprio a Francoforte, nel 2017. 

LE ALTRE CORSE IN EUROPA. A Lisbona, maratona di sabato e mezza maratona di domenica. Nella 42km maschile vince con il record personale il keniano Zablom Chumba (2h07:11), in quella femminile l'etiope Abebech Afework in 2h29:00 in condizioni meteorologiche particolarmente umide e temperature quasi estive. Nella mezza maratona esordio sulla distanza e successo per il tanzaniano Emanuel Dinday in 1h00:30 su Mikiyas Barega (fratello minore di Selemon Barega), secondo in 1h01:55. Mezza donne alla keniana Cynthia Chelangat Chepkwony (1h07:20) sull'etiope Chaltu Dida (1h08:12) e sulla primatista sudafricana di maratona Glenrose Xaba (1h08:55). A Dublino l'unica affermazione non africana del fine settimana, quella maschile dello statunitense Daniel Mesfun (eritreo fino a due anni e mezzo fa), con il personal best portato a 2h08:51, mentre il successo donne va riportato all'etiope semisconosiuta Ebisa Adugna (2h26:28).
 
GRESSIER JOGGING. Due corse in Francia: nella classica Marsiglia-Cassis (20km) vincono lo spagnolo Ilias Fifa in un poco significativo 1h01:09 e la kazaka Daisy Jepkemei in 1h06:50. Ha partecipato anche Jimmy Gressier, oro iridato nei 10.000 e bronzo nei 5000 a Tokyo, che ha fatto passerella (1h28:18) correndo assieme alla fidanzata Aude Clavier, campionessa nazionale dei 5000 metri e bronzo europeo U23 nei 3000 siepi nel 2021. Nella 10km di Vert 27:41 di Etienne Daguinos (argento europeo ai campionati continentali su strada a Lovanio) davanti al connazionale Valentin Gondouin (a sua volta bronzo e Lovanio nella mezza maratona) 

IN AFRICA, ASIA E AUSTRALIA. I marocchini fanno il vuoto nella Casablanca Marathon, podi con tripletta maschile e doppietta femminile. Vincono El Mahjoub Dazza in 2h09:43 e Kalthoum Bouasria in 2h29:49. Il 38enne Benard Chepkwony vince la maratona di Nairobi in 2h11:01. A Hellen Chepkorir la 42km donne in 2h27:17. Nella 10km di Shanghai successi del keniano Benard Kibet Murkomen in 27:51 e dell'etiope Asmarech Anley in 31:10. Nella 10km australiana di Burnie (per i titoli nazionali) discreto 31:46 di Leanne Pompeani per il successo femminile. 

CROSS, CAMPIONATI/TRIALS KENIANI. SUl tracciato campestre di Eldoret (10km) vincono i titoli nazionali e Trials iridati Daniel Simiyu Ebenyo di un soffio sul 20enne Kevin Chesang e Denis Kemboi, e Maurine Jepkoech Chebor con tre secondi di margine su Brenda Jepchumba e dieci secondi su Glorius Jepkirui (quarta Lilian Kasait Rengeruk). 

SI RIVEDE MANYONGA. Il primatista sudafricano e continenale di salto in lungo Luvo Manyonga (8,65), oro mondiale 2017 e argento olimpico a Rio 2016, è rientrato in questa stagione dopo una sospensione di quattro anni. Giovedì scorso a Potchefstroom è atterrato dopo sei anni a 8,00 esatti, dopo aver gareggiato anche in Europa in estate (vincendo in luglio a Celle Ligure e a Rotterdam). 

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