50 anni dal volo di Dionisi: mercoledì la celebrazione
27 Giugno 2022Sono passati 50 anni dal record italiano nel salto con l'asta di Renato Dionisi. Era una domenica di inizio estate, precisamente il 25 giugno 1972 ed il Palio Città della Quercia era stato esaltato dai ripetuti voli del fuoriclasse altogardesano, cresciuto al Linfano di Arco per scalare le vette mondiali della specialità.
Mercoledì sera, il occasione della terza prova del circuito Speed King Trentino, l'Unione Sportiva Quercia Trentingrana, l'Atletica Alto Garda e Ledro ed il Comitato FIDAL Trentino - organizzatori a sei mani della kermesse - hanno ritenuto di riservare una sentita celebrazione per l'anniversario dello storico risultato di Dionisi.
Di seguito, un ricordo firmato da Carlo Giordani, presidente dell'Us Quercia Trentingrana e deus ex-machina del Palio Città della Quercia.
Era il 25 giugno 1972 quando Renato Dionisi stabiliva sulla pedana di Rovereto il record italiano del salto con l’asta, un record destinato a restare storico: 5,45.
Era una delle prime edizioni del Palio Città della Quercia, il meeting cresciuto negli anni in maniera vertiginosa, fino a diventare fra i primissimi in Italia e ormai da anni inserito nel circuito mondiale , difendendo anche il suo primato di evento di atletica su pista più antico in Italia e fra i più antichi al mondo.
Il record di Renato ha offerto un contributo importante per portare il nome di Rovereto alla ribalta internazionale. A mezzo secolo di distanza ci pareva giusto festeggiare e ricordare quel momento scolpito nella memoria dei vecchi amanti e appassionati atletica, ma forse sconosciuto alle nuove generazioni.
Quella di 50 anni addietro era un’atletica ruspante, molto artigianale ed anche naif, ma intrisa di passione ed entusiasmo.
Restano nella memoria e nel cuore di chi ha vissuto quella giornata del record emozioni indimen- ticabili, con quel primato del mondo sfiorato di pochissimo dopo il record italiano di Renato. Il volo di questo straordinario atleta è stato purtroppo tarpato da una lunga battaglia con i problemi ai tendini, purtroppo mai completamente risolti.
Al di là del rammarico dei traguardi che Dionisi avrebbe potuto raggiungere senza quei problemi, questo atleta ha coltivato la sua passione atletica con l’entusiasmo di un bambino. Ed oggi la Quercia è fiera ed orgogliosa di averlo avuto come atleta nella fase finale della sua carriera e poi come collaboratore ed amico sincero e leale.
Grazie, Renato.
Carlo Giordani
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